Busso don Carlo

busso don carlo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Busso don Carlo (“Busca”)

(Bra, 1917 – 1968)

Dopo aver studiato nel Seminario di Giaveno, diventa Viceparroco di Giaveno dal 1942, insieme con don Foco, e aiuta concretamente il parroco don Crosetto nella febbrile attività dei venti mesi della Resistenza in val Sangone (settembre 1943 – aprile 1945). Uomo d'azione, don Busso intrattiene rapporti non solo formali con i capi partigiani e partecipa, talvolta, alle loro riunioni. Il ruolo da lui svolto, nell'organizzare la ricerca dei cadaveri dei partigiani caduti presso il Sellery e la palazzina Sertorio nel rastrellamento del maggio 1944, non è dunque casuale. Di questo episodio don Busso ha tramandato memoria in un dattiloscritto firmato di suo pugno, intitolato "Accanto ai feriti e ai morti gloriosi della val Sangone" e conservato presso l'Archivio dell'Istituto Storico della Resistenza in Piemonte.

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