Guglielmino Maurizio

Guglielmino Maurizio pittore

Guglielmino Maurizio

(Giaveno, 1884 +1943)

Pittore giavenese, è la prima vittima della Resistenza in Val Sangone. Il 23 settembre 1943 si trova presso un suo villino di montagna, al Colletto del Forno, dove soggiorna per la villeggiatura. I tedeschi, che stanno svolgendo il primo rastrellamento, lo uccidono a colpi di mitra. Ruf, il tedesco che fa anche da interprete, dirà al podestà Zanolli di averlo ucciso perché “Io stesso ho visto colla mano far cenni a ribelli rimasti invisibili, di allontanarsi; a bruciapelo gli ho sparato una raffica di mitra al cuore. Nei pressi della sua casa poi vi era un mulo carico di viveri e vestiario per gli sbandati e siccome ricalcitrava e non voleva seguirmi subito, ho dubitato che fosse anche quello uno sbandato e l’ho ucciso allo stesso modo.”

Maurizio Guglielmino, benché persona riservata, è noto a Giaveno per    le sue idee socialiste e, comunque, antifasciste.  La sua uccisione risulta però, quasi certamente, casuale, come, del resto, quella di Evelina Ostorero, ragazza diciottenne freddata a Forno da soldati tedeschi nel pomeriggio di quello stesso giorno. L'obiettivo dei tedeschi non è quello di attuare una repressione mirata, bensì di spargere il terrore fra la popolazione per indurla a non aiutare i partigiani.

 

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