Mattone don Beniamino

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Foto: Al Colletto del Forno per la Pasqua del 1944 don Mattone benedice la bandiera, ha di fronte da sx: Pietro Curzel "Vecio", Reginalda Santacroce, il tenente Helios Perlino e il maggiore Sandro Magnone.

 

Mattone don Beniamino

(Coazze, 7/01/1881 + 21/01/1948)

Fin dal 25 marzo 1934 parroco di Forno di Coazze, don Mattone è uno di sacerdoti più vicini ai partigiani. Aiuta, ad esempio, le bande informandole sugli spostamenti dei soldati nazifascisti nel corso dei numerosi rastrellamenti. Celebra la messa della Pasqua 1944 al Colletto del Forno, in alta montagna, per i partigiani della Brigata "Sandro Magnone" stanziati in quella zona.

In seguito al rastrellamento del maggio 1944, don Mattone viene arrestato con l'accusa di essere un favoreggiatore dei partigiani. È trasferito alle carceri "Nuove" di Torino e verrà rilasciato soltanto tre settimane dopo grazie all'intervento del cardinal Fossati arcivescovo di Torino.

Nel settembre del 1945, a guerra appena finita, don Mattone scrive una relazione alla Curia Arcivescovile di Torino ("La dolorosa odissea della popolazione di Forno") che si rivela un prezioso documento per la storia della Resistenza valligiana.

 

 

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