Paventi Umberto “Argo”

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Argo sommergibile

Paventi Umberto  “Argo”

(Genova 1919)

E' un ufficiale di marina rifugiatosi in Val Sangone all'inizio di febbraio del 1944, come tenente di vascello era ufficiale in seconda sul sommergibile Argo, da cui deriverà il nome di battaglia.

Dal mese di marzo, diventa comandante delle formazioni della valle, ma senza un'effettiva autorità. In quel periodo le bande partigiane sono ancora divise, ma l'ingrossarsi delle loro fila e la minaccia tedesca pone la questione di un comando unitario. Solo Giulio Nicoletta, per ora, si dichiara apertamente favorevole ad un comando che abbia autorità su tutte le bande. Le cose rimangono quindi come prima. Ma il timore che il Cln di Torino imponga dall'alto un comandante (già vi è stato il fallimento del Maggiore Torchio) spinge i capi partigiani a scegliere un ufficiale di carriera, Paventi appunto, a cui affidare un comando fittizio.

Secondo Giulio Nicoletta: " Paventi era un uomo onesto, ma che non aveva pratica della guerra terrestre e che non era adatto a comandare dei guerriglieri; poteva andar bene proprio solo come comando formale".

Paventi "Argo" viene ferito durante il rastrellamento di maggio ’44, si aggregherà in estate alla Divisione Langhe, tornerà nella primavera del 1945 come comandante della Divisione Campana.

 

 

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