Torchio Emilio “Verde”

 

 

Torchio Emilio "Verde"

(Asti 1897 +)

Ha il grado di Maggiore nella IV Armata. Viene inviato in Val Sangone dal CLNRP per sostituire il Maggiore Milano catturato dai tedeschi alla fine di ottobre del 1943. Il Maggiore Torchio si fa interprete di una posizione moderata e attendista che risulta abbastanza diffusa fra gli alti gradi dell'esercito che avevano in qualche modo aderito alla Resistenza. Ma questa sua scarsa propensione per la lotta armata lo emargina quasi subito ad un ruolo assai poco influente.

Ricorderà di lui Giulio Nicoletta: "Torchio non era un comandante da guerriglia: stava in bassa valle, teneva i contatti con Torino, ma non aveva rapporti con la base, con gli uomini; era un comandante di nome, ma di fatto non contava". E Nino Criscuolo: "Torchio non intendeva la Resistenza come lotta, ma come sottrazione di uomini alla repubblica di Salò, per cui bastava che i renitenti potessero mantenersi al sicuro in montagna". 

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