Zanolli Giuseppe

 

Zanolli in divisa

 

 

 

 

 

 

 

 

Zanolli sindaco

Zanolli Giuseppe 

(PV 1887  +)

Nato in provincia di Pavia da una famiglia di estrazione piccolo borghese, si era arruolato nell'arma dei carabinieri, percorrendo la carriera di sottufficiale sino al grado di maresciallo. Volontario in Albania nel 1939, era diventato ufficiale e, ritornato in patria, era stato assegnato alla tenenza di Venaria Reale. In quel periodo aveva conosciuto la Val Sangone come villeggiante. Dopo l'inizio della guerra, ormai più che cinquantenne, Zanolli aveva accettato un impiego dirigenziale alla cartiera Reguzzoni e la nomina a podestà di Giaveno.

Per tutti i venti mesi di lotta partigiana, Giuseppe Zanolli rimane in carica, protagonista di un difficile e coraggioso equilibrismo fra le minacce tedesche e fasciste, da una parte, e le esigenze di difesa della popolazione, dall'altra, diventato sospetto alle autorità tedesche fu anche incarcerato a Pinerolo. Dalle pagine del suo diario (prezioso documento storico) e da molte altre testimonianze, emerge l'interessante figura di un funzionario dalla forte personalità. Contrario alla politica della R.S.I., ma anche preoccupato per le tendenze ribellistiche delle bande partigiane che, come uomo d'ordine, non poteva accettare, fornisce un concreto sostegno alla popolazione civile, e mantiene, comunque, con i partigiani un rapporto improntato alla correttezza. Risulta, in sostanza, un efficace punto di riferimento e di aiuto per tutti.

Dopo la guerra, i giavenesi, evidentemente riconoscenti per il suo impegno, eleggeranno Zanolli sindaco (rimase in carica dal 1951 al 1955) e nel 1995 gli intitolarono una via. 

Successivo 1943