Sclarandi Renato

Sclarandi Renato

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sclarandi Renato

(Sangano 1919  +1944)

Nato il 30 gennaio 1919 a Sangano (Torino), studiò al Liceo Salesiano di Valsalice e fu l’anima dell’Associazione di Azione Cattolica della sua parrocchia di S. Bernardino, situata in Borgo S. Paolo di Torino. Chiamato alle armi nel Corpo degli Alpini, conseguì il grado di sottotente, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, fatto prigioniero, e deportato come tanti soldati italiani, nel campo nazista di Luckenwalde in Germania e poi in Polonia Przemyls.
Non cedette allo sconforto, prese a compilare un diario e iniziò a scrivere un libro, dedicandosi alla solidarietà e al conforto dei compagni di prigionia.
Il 22 aprile 1944, impegnato come sempre a portare sollievo ad un prigioniero ammalato nel vicino campo di Hammerstein in Pomerania (Polonia), presentò alla sentinella tedesca il lasciapassare, che lo stracciò senza nemmeno guardarlo, ingiungendogli di rientrare subito nella sua baracca, Renato si girò per obbedire e il soldato gli sparò a bruciapelo alle spalle. 
Fu sepolto nel cimitero del campo e solo nel 1967, per la tenacia e la costanza dei genitori, le sue spoglie mortali fecero ritorno in Italia e composte nella tomba di famiglia a Sangano. La città di Torino gli ha dedicato una scuola e una lapide.

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