Davide Mario

 

Davide Mario

 

 

 

 

 

 

 

davide mario diario

 

Davide Mario

(Piossasco,1922  +1944)

Nato da una famiglia contadina di Piossasco (To), arruolato come Alpino durante l’ultimo conflitto mondiale, dopo l’8 settembre 1943 aderisce alla lotta di liberazione nei gruppi della Val Sangone. Le pagine del suo Diario testimoniano proprio la maturazione e le fasi organizzative di questa sua “scelta partigiana”. Nei primi tempi a sorveglianza dei fascisti e dei tedeschi è ancora blanda e fa riferimento alla propria casa, per procurarsi viveri e talvolta per dormire, costruisce rifugi sul monte San Giorgio e alle Prese, guida una squadra di dieci uomini e si procura armi nei depositi militari abbandonati dai soldati. I contatti con la brigata autonoma di Sergio De Vitis sono costanti, nel marzo del '44 il gruppo di Piossasco si trasferisce dapprima  alla Verna di Cumiana e poi si distribuisce nelle diverse squadre partigiane attestate sulle montagne valsangonesi: l'Aquila, il Col del Vento, il Col della Russa, Forno di Coazze.
Mercoledì 10 maggio 1944 scatta una grande operazione di rastrellamento che investe contemporaneamente le Valli di Susa, Sangone e Chisone e vede impegnati, pare, diecimila uomini fra tedeschi e fascisti.
Quel giorno Mario Davide è a guardia del ponte di Sangonetto, da lui minato nelle giornate precedenti.
Nel corso della mattinata, mentre il nemico incalza, fa saltare il ponte, bloccando per un certo tempo l'avanzata e permettendo ai compagni di ritirarsi e di cercare scampo nella fuga. Luogo e circostanze della morte sono incerti, anche perché i valligiani che trovano il cadavere, probabilmente presso la borgata Ruata di Forno,  lo seppelliscono altrove per evitare rappresaglie. Una lapide lo ricorda presso il pilone di Borgata Oliva e la sua salma riesumata riposa nell'Ossario di Forno.

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