Coazze-Forno, ponte di Borgata Sangonetto

ponte sangonetto 1908

Coazze – Forno, Coazze-Forno, ponte di Borgata Sangonetto

Il ponte che scavalca il torrente Sangonetto presso la borgata omonima, poco prima della confluenza nel Sangone, è un punto strategico, vi confluiscono le strade che danno accesso all'alta Val Sangone, alle frazioni Forno e Cervelli. 

SANGONET

Ponte di Sangonetto in una cartolina d'epoca.

Sotto: il pilone di borgata Oliva, a Forno, qui una targa ricorda il sacrificio di Mario Davide.

forno borg oliva
 

  Il 10 maggio 1944, mentre a sorpresa il rastrellamento tedesco inizia dal Colle della Russa, Mario Davide[1], viene incaricato dal comando della sua banda di far saltare il ponte a Sangonetto così da ritardare l’avanzata delle truppe tedesche. L’azione però non riesce, forse a causa di una spia che aiuta i soldati a disinnescare l’esplosivo. Davide però non si dà per vinto e tenta di innescare nuovamente la miccia usando dei fiammiferi. Il ponte subisce un piccolo crollo ma non tale da impedire il passaggio dei carri armati tedeschi. Con un ultimo disperato tentativo Mario prova ad attaccare il carro capocolonna con una bottiglia incendiaria e delle bombe a mano rimanendo però ferito. Cerca allora di allontanarsi e di raggiungere i propri compagni ma sbaglia strada e si ritrova a borgata Ruata dove viene intercettato dai tedeschi ed ucciso.

  La salma del tenente Mario Davide è sepolta presso l’Ossario di Forno di Coazze. Alla sua memoria è state dedicata una via a Piossasco.

Scheda tratta dalla Tesi di Laurea di Andrea Mortara

NOTE

[1]  La vicenda di Mario Davide è ricostruita in Oliva, La Resistenza alle porte di Torino, cit., pp. 68-69, in Sonzini, Abbracciati per sempre, cit., p. 40 ed in una pubblicazione monografica a lui dedicata:  Davide Mario: Una scelta partigiana – Diario dopo l'8 settembre 194.

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