Villa Prever

 

Il grande edificio con la caratteristica torretta  venne costruito in stile neogotico a fine Ottocento da Luigi Prever, all’interno di un grande parco, e di esso gli attuali proprietari, signori Tosco, hanno amorevole cura.

Prever, ex imprenditore, era a quel tempo un personaggio di spicco, sindaco e consigliere provinciale, ma soprattutto munifico benefattore. Fu però la sua eccentricità a colpire Luigi Pirandello durante il soggiorno coazzese del 1901 e a farne un compagno abituale di discorsi e passeggiate.

Villa Prever venne ritratta in abbozzo nel “Taccuino di Coazze”, stilato dall’illustre drammaturgo durante il soggiorno in paese.

La imponenza dell’edificio e la sua posizione centrale, ma protetta dal parco, ne fece poi la sede prescelta dai tedeschi per il presidio antipartigiano instaurato a Coazze nel novembre del 1944.

Gli interni conservano ambienti e arredi d’epoca. Tra questi il salotto in cui Prever sindaco riceveva i suoi concittadini, un affresco che riproduce un paesaggio coazzese di fine Ottocento facilmente identiticabile. Tra le curiosità il camino del salone, col marmo scheggiato da una pallottola sparata durante un alterco tra il comandante tedesco e il parroco che stava intercedendo per degli ostaggi.

Ogni anno si tiene nel parco della villa  una delle rappresentazioni legate al Festival Pirandelliano, organizzato dall’Associazione Lingua doc del regista Giulio Graglia.

Villa Prever con il Cav. Luigi Prever affacciato al terrazzino di ingresso.  


 
 
Villa Prever in una cartolina d'epoca  
 
Una veduta attuale di Villa Prever  

 

 

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