Cantelli Umberto

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Cantelli Umberto

Si tratta di un tenente carrista, sbandato dopo l'8 settembre e fra i primi a scegliere come rifugio la Val Sangone. Il fatto notevole è che arriva in valle con il collega  Oliviero Bertolani, ciascuno a bordo del proprio carro armato. La popolazione, ancora ignara delle violenze che il proseguimento della guerra avrebbe portato, li accoglie con entusiasmo ed è indotta a credere che i primi partigiani che si stanno disordinatamente raccogliendo in valle posseggano armi e mezzi ingenti. La realtà è ben diversa. I due carri armati, inadatti alle necessità della guerriglia partigiana, vengono nascosti lungo il Sangone, e saranno ben presto distrutti dai tedeschi.

A metà novembre 1943, dopo la cattura del Maggiore Milano ed alla vigilia del secondo rastrellamento nazifascista, Cantelli e Bertolani abbandonano definitivamente la Val Sangone.

 

 

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