Quazza Guido

Quazza Guido

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Quazza Guido

(Genova 1922 – 1996)

Figlio di Romolo, studioso e professore di storia, Guido Quazza è, in tempo di guerra, uno studente universitario della Facoltà di Lettere di Torino. Pur non avendo esperienze militari, aderisce alla Resistenza insieme con il fratello Giorgio nella zona di Biella. All'inizio del 1944, i fratelli Quazza si spostano in Val Sangone. Guido tiene un circostanziato diario del periodo partigiano che è senza dubbio il documento scritto "in presa diretta" più significativo e ricco di tutta la Resistenza in Val Sangone.

Pienamente inserito nella vita e nelle problematiche dei partigiani locali, diventa comandante della Brigata "Ruggero Vitrani", alla cui testa partecipa alla liberazione di Torino.

Guido Quazza diventa, dopo la guerra, professore di storia contemporanea presso l'Università di Torino.

Ha dedicato una parte delle sue fatiche di storico (di ispirazione marxista) ad un'analisi e ad una valutazione complessiva della Resistenza italiana, pubblicando

La Resistenza italiana: appunti e documenti, Torino, Giappicchelli 1966;

Resistenza e storia d’Italia. Problemi e ipotesi di ricerca, Milano, Feltrinelli 1976;

Storia e memoria della deportazione, pubblicato postumo nel 1998.

È stato direttore della Rivista di storia contemporanea e Presidente dell'Istituto italiano per la Storia del movimento di liberazione in Italia.

È stato consigliere dell'Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea "Giorgio Agosti" e del Centro studi Piero Gobetti.

È deceduto nel 1996, Coazze gli ha intitolato la biblioteca comunale, Torino l’ l'Auditorium di "Palazzo Nuovo".

 

 

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