Sentieri partigiani

1 copertina cd resistenza

MAPPAAC

Sentieri Partigiani

Tra le iniziative dell’Ecomuseo della Resistenza di Coazze vi è stata alcuni anni fa la predisposizione di escursioni che toccassero luoghi significativi  della lotta partigiana in Val Sangone.

Si sono individuati quattro percorsi ad anello e si è impostato un progetto che utilizzasse tecnologie satellitari per guidare i visitatori, tramite il noleggio di palmari con dispositivo GPS, sui percorsi indicati. Anche se questo progetto non si è completato ed è ora solo parzialmente fruibile, ha generato delle ricerche e degli approfondimenti interessanti.  In collaborazione con la Provincia di Torino l’istituto Pascal ha predisposto un CD rom “I sentieri della Resistenza in Alta Val Sangone”, oggi fruibile sul sito ica-net . Nell’ambito del  Progetto Cultura Materiale, Ecomuseo di Coazze e Provincia di Torino hanno pubblicato l'opuscolo Sentieri Partigiani che, pur datato in alcuni riferimenti turistici ed organizzativi, è un utile supporto per chi volesse percorrere gli itinerari previsti, fornendo mappe dettagliate e indicazioni puntuali. Un quinto itinerario è stato previsto all’interno del capoluogo coazzese, valorizzando non solo i ricordi della Resistenza, ma anche aspetti religiosi e culturali.

Scolaresche e gruppi possono chiedere il supporto dei responsabili dell’Ecomuseo di Coazze (tel./fax 011.9349681 [email protected] o 

 [email protected])  per organizzare visite ed escursioni sulla base dei seguenti itinerari:
2L1

 

 

 

1 – “Anello di Coazze” prevede come prima tappa   la visita alla sede espositiva dell’ Ecomuseo della Resistenza,. L’edificio che oggi ospita il museo fu usato dai nazifascisti come carcere durante il rastrellamento del ’44. Da Coazze si toccano molte borgate poste sul versante meridionale dello spartiacque che divide la Val Sangone dalla Valle di Susa. Questi luoghi sono stati il naturale punto d'appoggio delle bande partigiane operanti sui monti circostanti. Numerosi i partigiani e i civili uccisi in zona e le baite distrutte durante vari rastrellamenti, come durante il bombardamento della borgata Selvaggio nel maggio 1944, con una trentina di case incendiate e distrutte.

2L2

 

2 – “Il vallone del Sangonetto – Borgata Tonda”, dalla borgata Tonda raggiunge il Pale' attraverso le borgate Mamel Canalera, Tiras, Sordini e Dandalera, per ritornare quindi a Tonda, passando per le borgate Sisi e Dogheria. In questa zona si stanziarono i primi nuclei partigiani nel settembre del 1943. Durante il rastrellamento del marzo 1944, i partigiani si ritirarono ai Picchi del Pagliaio, prima di disperdersi in Valle di Susa.

2L3

 

3 – “La zona del Ciargiour – Borgata Ferria”, partendo dalla borgata Ferria (Forno di Coazze), raggiunge il Ciargiour per ritornare poi a Forno di Coazze passando per la miniera di talco di Garida. Il percorso prevede il passaggio per due luoghi fondamentali per la Resistenza in alta Vai Sangone. Al Ciargiour si raccolsero i primi partigiani, fin dall'autunno del 1943, al comando del prestigioso maggiore degli alpini Luigi Milano. Forno di Coazze fu una sorta di capoluogo della Resistenza valligiana; dalla primavera del 1944 ospitò i comandi di varie Bande partigiane. La borgata fu duramente colpita dal rastrellamento nazifascista del maggio 1944; molte case vennero incendiate, 23 prigionieri furono trucidati in una fossa comune sulla riva destra del Sangone. Proprio a Forno, subito dopo la fine della guerra, è stato edificato l'Ossario dei Caduti,oggi riconosciuto dallo Stato come cimitero di guerra.

2L4

 4 – “Il vallone del Sangone – Forno di Coazze”

partendo da Forno di Coazze, si percorre il vallone del Sangone, passando dalla miniera di Garida per salire fino al Forte San Maurizio, nei pressi degli alpeggi del Sellery. Al ritorno, si segue il sentiero che tocca la Palazzina Sertorio e il Colletto del Forno.
All'alba del 10 maggio 1944, reparti nazifascisti, sorprendono i partigiani accampati nelle grange del Sellery inferiore, e nella palazzina Sertorio. I partigiani riuscirono a contenere le perdite, ma la Palazzina Sertorio fu distrutta a colpi dì mortaio.

CAMPANIL

5 – "Coazze capoluogo" Ai Sentieri della Resistenza si va ad aggiungere un quinto percorso, realizzato in collaborazione con l’Ecomuseo dell’Alta Val Sangone, che si sviluppa interamente nel concentrico di Coazze e che valorizza accanto ai luoghi della memoria partigiana anche gli aspetti artistici, culturali e di religiosità popolare della comunità coazzese.

Successivo 1943