Ammasso

 

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AMMASSO

Incetta o raccolta di prodotti di prima necessità, di cui è vietato il libero commercio, per far fronte alle esigenze primarie della popolazione durante periodi bellici o di disordine pubblico.

Il sistema dell'ammasso obbligatorio, adottato dal regime fascista fin dal 1936 in clima di autarchia, avrebbe dovuto garantire almeno i generi di sussistenza a prezzi calmierati, ma per la carenza dei controlli e la corruttibilità dei funzionari era facilmente eludibile. Dai magazzini dell'ammasso (quello di Giaveno si trovava in un caseggiato di Via Don Pogolotto) si prelevavano poi le merci da distribuire ai possessori della tessera annonaria.

Guardie comunali o funzionari pubblici rilevavano il bestiame o il raccolto e stabilivano la quantità da consegnare all'ammasso, ad un prezzo calmierato. Ai produttori si lasciava solo il fabbisogno familiare, ma con il deteriorarsi della situazione i controlli si fecero più approssimativi e la possibilità di corruzione aumentava, alimentando con le derrate sottratte all'ammasso la borsa nera, attraverso la quale gli stessi prodotti si vendevano a maggior prezzo.

 

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