Rappresaglia

 

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SELVA10

RAPPRESAGLIA

Azione violenta intrapresa per ritorsione contro il nemico. Nella lotta contro la Resistenza i nazifascisti ne hanno fatto un uso sistematico, vendicando le azioni di guerriglia subite su persone innocenti, ostaggi rastrellati casualmente e chiamati a pagare, in genere nel rapporto di 10 a 1, i morti tedeschi o utilizzati come merce di scambio per i prigionieri. Le rappresaglie più cruente in Val Sangone sono quelle che hanno dato origine all'L'Eccidio di Cumiana e alle 41 fucilazioni del 26 maggio 1944. Il massacro dei "66 martiri"di Grugliasco più che un'azione di rappresaglia, fu un atto di ferocia gratuita, conseguenza non di un'azione diretta subita, ma più in generale del clima di sconfitta che aleggiava sulle truppe tedesche in ritirata dopo la liberazione di Torino da parte dei partigiani.

La rappresaglia tedesca si abbatteva non solo sugli uomini, ma anche sulle cose. Case e intere borgate sono state sistematicamente distrutte perché ospitavano partigiani o per ritorsione. Tra le borgate interamente bruciate e devastate ricordiamo quelle di FerriaCiargiurSelvaggioSopra (nella foto le case bombardate) e S. Pietro.

 

 


 

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