Rastrellamento

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In questa relazione, scritta il 23 marzo 1944, il capitano Maiorca (Pierino Bosco), inviato dal Cln in bassa Valle di Susa, dà conto del lavoro compiuto in zona a partire da gennaio e della situazione in cui si trova il movimento partigiano locale, ampliatosi con l’afflusso di giovani del 1924-1925 renitenti alla leva e pronto a mobilitarsi, con azioni armate e comizi, in contemporanea con gli scioperi dell’inizio di marzo. Il giorno 6 l’area è stata però investita da un attacco fascista cui è seguito un pesante rastrellamento: tra ordini e contrordini le azioni concordate per reagire sono fallite, i partigiani hanno dovuto sbandarsi, e se alcuni gruppi hanno potuto trovare riparo e nascondere le armi, altri sono fuggiti, qualcuno si è consegnato al nemico.

[Archivio Istoreto, Fondo Fausto Penati, b. AFP 1, fasc. 2, sottofasc. 10]

 

 

 

 


 

 

RASTRELLAMENTO

Azione tattica condotta da pattuglie armate che percorrono metodicamente e con azione coordinata una zona operando controlli e perquisizioni alla ricerca dei nemici.

Con l'obiettivo di debellare le formazioni partigiane e catturare i renitenti alla leva della RSI (sigle), in Val Sangone questa tipica operazione antiguerriglia venne messa in atto 27 volte, anche se non sempre in modo approfondito e metodico.

Nel primo e nei rastrellamenti di minor portata le truppe nazifasciste si limitavano a risalire il fondovalle in autocolonna mandando delle pattuglie in perlustrazione sui fianchi.

Nel rastrellamento del 10 maggio 1944 la strategia attuata è più scaltra e sorprende i partigiani.

 

Il fondovalle viene percorso da una colonna corazzata mentre reparti di fanteria marciano parallelamente ad essa sui fianchi e sui crinali; altri reparti ancora convergono verso la zona del rastrellamento, dalle vallate trasversali, chiudono ai partigiani così accerchiati ogni via d'uscita. E' già una tattica evoIuta e che richiede una buona conoscenza del territorio e una capacità di manovra degna dell'esercito regolare.

Nel duro rastrellamento del 26 novembre 1944 la tecnica dell'offensiva concentrica dalla valle di Susa e dalla Val Chisone Ë la stessa di maggio, manca l'attacco dal fondovalle, nell'intento di spingere i partigiani verso Giaveno per poi imbottigliarli.

I rastrellamenti più significativi furono:

Primo rastrellamento del 23 settembre 1943
rastrellamento del 13 novembre 1943
rastrellamento del 10 maggio 1944
rastrellamento di Trana del 27 giugno 1944
rastrellamento del 26 novembre 1944


 

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