Nicoletta Giulio

Giulio_Nicoletta

 

 

 

 

 

 

 

 

Nicoletta

 

 

 

 

 

 

 

 

Nicoletta e Serafino

 

 

 

Ettore Serafino, comandante della 44ª Divisione "Adolfo Serafino" in  Val Chisone,  a colloquio con Giulio Nicoletta

Nicoletta Giuliomed_argento valor_militare

(Crotone, 1921  +2009)

Giulio Nicoletta è una delle personalità più significative della Resistenza in Val Sangone. Nato a Crotone nel 1921, consegue una formazione culturale di livello liceale. Sottotenente nei carristi, è sorpreso dall'armistizio dell'8 settembre mentre presta servizio in Piemonte.

"In quel periodo -ricorda- mi sono accorto che la società fascista si sgretolava, che i miti della mia formazione giovanile erano infranti". Entra subito nella Resistenza, costituendo una banda partigiana nella zona di Bruino (TO).

Giulio Nicoletta è dunque fra i primi a salire sui monti di Coazze per combattere il nazifascismo, subito raggiunto anche dal fratello Franco, brigadiere della Guardia di finanza reduce dai Balcani.

Ferito in combattimento contro i nazifascisti a Trana (TO), nel gennaio del 1944, Nicoletta, con i suoi uomini, entra a far parte della 43ma Divisione autonoma "Sergio De Vitis" ed assume ben presto ruoli di alta responsabilità e di comando. Tanto che, nel giugno del 1944, viene scelto, per la sua autorevolezza e la sua capacità di mediare i conflitti interni, come comandante partigiano di tutta la valle.

Sempre al centro, direttamente o indirettamente, di quasi tutti gli episodi-chiave della Resistenza locale, compresi quelli più sanguinosi (Eccidio   di Cumiana, combattimento presso la palazzina Sertorio durante il rastrellamento del maggio 1944, attacco alla polveriera di Sangano), Giulio Nicoletta è poi anche uno dei protagonisti della liberazione di Torino nell'aprile del 1945.

Dopo la guerra, rimarrà nel capoluogo piemontese come dirigente d'azienda, con la moglie Gisella e i figli Enrico e Cristina.Verrà decorato con la medaglia d'argento, e sarà, soprattutto, uno dei più consapevoli ed assidui custodi delle memorie partigiane della Val Sangone. 

Il comandante partigiano, morto il 23 giugno 2009 a Torino, è stato tumulato per sua volonta nel Sacrario dei Caduti del Cimitero di Giaveno.

Successivo 1943