Borgata Giaconera (Coazze) – Cippo ricordo di tre partigiani della borgata |
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Il cippo si trova a monte di borgata Giaconera, alla fine della strada carrozzabile. È stato costruito nel 1989 dagli abitanti della borgata col contributo del Comune di Coazze e dedicato a tre abitanti della borgata fucilati nel corso del rastrellamento del 27 novembre 1944. Michelangelo Giacone, nato il 3 marzo 1913, è insegnante di filosofia e collaboratore dei partigiani. Ricercato dai tedeschi, che l’avevano già ferito qualche tempo prima dalle parti di Ruadamonte, si è nascosto nei boschi a monte della borgata (utilizzando come rifugio anche il tronco cavo di un castagno). Il 27 novembre Michelangelo viene intercettato ed ucciso poco fuori dall’abitato di borgata Giaconera dove si stava recando per prendere alcuni libri. Quello stesso giorno vengono uccisi anche Battista (all’anagrafe Giovanni Battista) e Giovanni Giacone. I due, tra loro fratelli, sono nati rispettivamente il 6 novembre 1906 ed il 13 settembre 1908. Il primo a cadere è Battista, che viene ucciso da alcuni colpi di arma da fuoco. Il fratello Giovanni, che si trovava in una stalla poco distante, avendo sentito i colpi, si affacciava per vedere che cosa fosse successo e veniva a sua volta colpito a morte[1]. Michelangelo Giacone è sepolto nell’Ossario di Forno di Coazze, mentre Giovanni e Battista sono sepolti presso il cimitero di Coazze. Alla memoria di Michelangelo Giacone è stata anche intitolata, nel 1962, la via che collega Coazze con la borgata Buffa di Giaveno. |
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Scheda tratta dalla Tesi di Laurea di Andrea Mortara |
NOTE [1] Le informazioni sui caduti, oltre che dalle rispettive schede biografiche presenti nella Banca dati del partigianato piemontese all’indirizzo <http://intranet.istoreto.it/partigianato/ricerca.asp>, sono anche ricavate da alcune dichiarazioni di Claudio Giacone, rilasciate all’autore il 28 marzo 2012 |